La sentenza della Cassazione n. 24204/2025

Una recente sentenza della Cassazione* ha affermato che il datore di lavoro non può accedere alle email personali dei dipendenti, anche se sul server aziendale, senza:
- una preventiva e dettagliata informativa sui controlli
- un adeguato bilanciamento degli interessi.
Il datore di lavoro non può nemmeno utilizzare in un giudizio le prove così ottenute illegittimamente.
Nel caso specifico, una società aveva citato in giudizio ex dipendenti per concorrenza sleale, basandosi su email personali acquisite dopo le dimissioni, ma queste prove sono state ritenute inutilizzabili.
Per un’azienda, la compliance privacy non è solo un obbligo di legge, ma una protezione concreta delle proprie attività anche in un eventuale giudizio.