Attenzione alla trasparenza

La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 10822/2025, ha ribadito un principio fondamentale in tema di videosorveglianza sul luogo di lavoro: le videoriprese non possono essere utilizzate come prova, se non è stata fornita un’adeguata informazione preventiva nei confronti del personale.
Nel caso affrontato, un’azienda aveva disposto il licenziamento di una dipendente per furto. La decisione era supportata dalle immagini registrate dall'impianto di videosorveglianza installato nei locali aziendali.
Tuttavia, la raccolta delle immagini era avvenuta in modo illecito: il personale non era stato preventivamente informato né sulle modalità d'utilizzo dell'impianto di videosorveglianza installato, né sull’eventualità di controlli tramite le registrazioni.
Il licenziamento è stato quindi ritenuto illegittimo e quindi annullato. La lavoratrice è stata reintegrata sul posto di lavoro.