
diffondere false informazioni su un* concorrente per screditarl*
storno di dipendenti o clienti: convincere con mezzi scorretti un dipendente o un cliente a lasciare un’azienda per passare alla concorrenza
copiare marchi, prodotti o strategie per confondere la (potenziale) clientela
Cosa prevede il codice civile?
- atti di confusione: quando vengono usati nomi, marchi o segni distintivi simili a quelli di un* concorrente (es. un’azienda copia il logo di un’altra)
atti di denigrazione o appropriazione di pregi: quando vengono diffuse informazioni false per screditare un* concorrente o per attribuirsi meriti che non spettano (es. screditare i prodotti di un’altra azienda senza ragione)
atti contrari alla correttezza professionale: ogni comportamento scorretto che danneggi un* concorrente (es. sottrarre clienti o dipendenti con mezzi scorretti, violare accordi di riservatezza o copiare innovazioni)
Quali sono le possibili tutele?
- registrare marchi e brevetti
- prevedere patti di non concorrenza con dipendenti e collaboratori
- far firmare patti di riservatezza (NDA) a dipendenti, consulenti e fornitori per proteggere le informazioni aziendali
- monitorare il mercato per individuare tempestivamente comportamenti sleali
Se ci si trova davanti a un atto di concorrenza sleale, è possibile agire in via giudiziale per chiedere ad esempio:
- l'inibitoria, ossia ordinare la cessazione della pratica scorretta
- il risarcimento del danno economico o di immagine
- il sequestro e la distruzione dei prodotti contraffatti